Uniamo il mare alla città e la città alla mare…

Lecce è il suo mare… Mi viene spontanea una domanda, giocando con le parole: Il suo mare è di Lecce?
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Lecce è il suo mare…

Mi viene spontanea una domanda, giocando con le parole: Il suo mare è di Lecce?

E già, perché, vivendo da circa due anni a Frigole, per scelta, non per natali, data la forte presenza in loco dei “nativi”, non mi sembra che questo quartiere si possa annoverare tra quelli di Lecce.

C’è uno strappo territoriale davvero forte ed isolante tra Lecce e il quartiere Frigole. Come fossero, appunto due realtà territoriali, economiche, sociali, culturali distinte.

“Sei di Frigole”?!, si sentono spesso chiedere i miei figli a scuola da professori e non, a Lecce! Come se si chiedesse a qualcun altro se sia di San Lazzaro, di Porta Napoli, di Piazza Mazzini.

Questo mi ha dato conferma, appunto, della distanza, forse atavica, tra queste due realtà.

Distanza fisica davvero irrisoria, ma che non si riesce a colmare, e l’ho vissuto sulla pelle dei miei figli. Sarò più chiara e diretta: possibile che i collegamenti PUBBLICI tra il nostro quartiere ed il centro della città, siano così scarsi, sporadici ed in alcune fasce orarie addirittura assenti?.

Perchè, i nostri figli devono perdere il diritto alle attività pomeridiane organizzate dalle scuole, visto che dalle 15 alle 18.30 circa non c’è modo di raggiungere il centro, o quanto meno, la prossimità del centro?

Perchè, i nostri ragazzi non possono avere la possibilità di svolgere attività sportive, culturali, sociali, visto che nel nostro quartiere, spero ancora per poco, questo diritto non è dato averlo, senza dover sperare che qualche adulto possa dare loro un passaggio in auto (le bici non possono certo essere utilizzate dai ragazzi, data la mancanza di vie ciclabili sicure), possa poi, andare a riprenderli…SPERANDO, sempre, questo adulto, non LAVORI!?

Forse, e dico forse, il termine inclusione sociale è forte, ma spesso sembra manchi proprio questo!

Diritto alla scuola, allo studio, allo sport .

Giungo, finalmente al punto. Quest’anno la società SGM riuscirà ad unire il nostro quartiere al centro, non dico con la frequenza dei 45 minuti, ma almeno dei 60 minuti?! Perchè questa unione, finalmente, darà anche modo di essere e sentirsi parte integrante di una comunità, e poi, spero, seguiranno anche tutte le altre interessanti iniziative che finalmente stanno prendendo forma e luce!

Puntiamo sui nostri ragazzi, il futuro è loro, rendiamoli partecipi, vivi, attivi e presenti nella e alla  loro comunità.

Grazie.
Antonietta Caragnano

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