Sarebbe bene interfacciarsi con Università e Soprintendenza per il recupero della Torre e della casa del pescatore. Destinare entrambi gli edifici ad usi culturali (centro accoglienza turistica, museo) vietando il transito e la sosta selvaggia dei veicoli e creando nelle immediate vicinanze un’area parcheggio e sosta attrezzata. Realizzare nello stesso sito uno scalo d’alaggio eliminando quelli realizzati in passato abusivamente lungo la costa interessata ormai cadenti e inquinanti.
Raffaele Caputo (Associazione Marina di Torre Chianca)